Continuando il nostro viaggio tra le erbe aromatiche utilizzate da noi in cucina, come abbiamo giĆ visto, abbiamo anche la melissa. Una pianta erbacea spontanea e perenne, della famiglia delle Labiateae, che cresce spontaneamente nellāEuropa meridionale e nellāAsia occidentale. Il nome āmelissaā deriva dal greco e significa āapeā, e ciĆ² potrebbe essere legato al fatto che il profumo della pianta attiri le api che ne succhiano il nettare. Le foglie della melissa sono caratterizzate da un aroma molto gradevole, simile al limone: anche per questo la pianta ha nomi popolari come āerba limonaā o āerba cedronellaā. La melissa ĆØ utilizzata da migliaia di anni. Era infatti un elemento di cerimonie religiose nella civiltĆ di Efeso (nellāattuale Turchia), ed ĆØ citata come erba medicinale da Plinio il Vecchio. Durante il Medio Evo la melissa venne molto utilizzata come erba officinale, basti pensare che Carlo Magno ne ordinĆ² la coltivazione nel giardino di ogni monastero del regno. Lāalchimista Paracelso la definƬ elisir della vita e gli arabi la usavano come cura per la malinconia. Infatti, steli, foglie e fiori della melissa vengono utilizzati anche in fitoterapia per le proprietĆ sedative, coleretiche, aromatiche, antivirali, antibatteriche e antinfiammatorie della pianta. Fiori e foglie essiccati vengono usati per preparare tisane, infusi e decotti. Lāolio essenziale presente nelle foglie, in grado di rilassare il sistema nervoso, ĆØ inoltre molto utile in caso di mal di testa. Le foglie di melissa (Melissa officinalis) hanno un aroma delicato e naturalmente dolce, che ricorda il limone e la menta, con un retrogusto rinfrescante. In cucina, le foglie fresche della melissa sono ottime per aromatizzare gelati e tisane, per arricchire insalate e insaporire ministre e carni, per aromatizzare piatti dolci e salati, salse, oli aromatici, marmellate e per preparare liquori casalinghi. Con il suo aroma fresco e agrumato, ĆØ ottima sia in piatti a base di pesce e frutti di mare, che per mitigare lāaroma intenso di agnello e legumi. La melissa ĆØ un ottimo accostamento per molte altre erbe aromatiche: perfetta con diverse varietĆ di menta, si sposa molto bene anche con il coriandolo fresco, di cui puĆ² mitigare lāaroma troppo intenso. Noi abbiamo impiegato la melissa in un primo piatto fresco e tutto estivo, i tonnarelli alla melissa! Ecco a voi la ricettaā¦ Tempo di preparazione: 15 minuti DifficoltĆ : facile Ingredienti per: 4 Persone
ā 450 gr di tonnarelli ā 2 limone ā qualche foglia di melissa ā 10 gr burro ā 1 dl panna da cucina ā 1 cipolla bianca media ā sale ā pepe nero macinato
Procedimento: Cuocete i tonnarelli al dente (la ricetta dei tonnarelli freschi potete trovarla nellāarticolo ācome fare la pasta fresca allāuovoā). Nel frattempo, grattugiate la scorza dei limoni e spremetene metĆ mettendo da parte il succo. Fate appassire nel burro la cipolla sbucciata e tritata finissima e appena ha raggiunto il colore dorato aggiungete il succo di limone. Fate ritirare, mescolando di continui e poi versate la panna, mescolate e aggiungete i tonnarelli appena scolati e fate saltare per un attimo a fiamma viva. Spegnete il fuoco, unite la melissa tagliuzzata finemente, la scorza di limone grattugiata, e spolverizzate di pepe appena macinato, mantecate per qualche secondo e serviteā¦ ovviamente guarnendo con una foglia di melissa fresca!
I tonnarelli cacio e pepe, insieme alla pasta alla carbonara, sono un tipico primo piatto della cucina romana, un vero capostipite di tutte le pastasciutte. Ć una ricetta molto tradizionale ed antica, di quelle che non si sa la provenienza reale ma che solo i veri romani sanno preparare! Una ricetta davvero semplice, per prepararla occorrono solo due ingredienti: il pecorino romano e il pepe nero macinato. Molti sostengono che il pecorino da utilizzare sia quello sardo, ma seguendo molte delle ricette tradizionali e riconosciute, il pecorino utilizzato ĆØ proprio quello romano. La cacio e pepe puĆ² essere preparata con gli spaghetti o con i tonnarelli, il tipico formato di pasta fresca allāuovo, caratterizzato da una forma quadrata che ben si presta a raccogliere questo semplice e saporito sughetto a base di cacio romano. La cacio e pepe nasce in realtĆ , come molti dei piatti della nostra tradizione, come piatto povero dei pastori che migravano da una zona allāaltra portandosi dietro provviste di cibo semplici da cucinare, e che si mantenessero a lungo! Prima di preparare la nostra cacio e pepe vi lascio perĆ² qualche consiglio per realizzare questo piatto ricco di gusto, semplice e genuino! ā Quando cuocete la pasta allāuovo fresca, soprattutto se artigianale, evitate di aggiungere lāolio di oliva nellāacqua di cottura, risulterĆ sicuramente piĆ¹ buona e sarĆ impossibile che si attacchi; ā La temperatura dellāacqua aiuterĆ a sciogliere il pecorino in base alla sua stagionatura, piĆ¹ ĆØ stagionato il pecorino piĆ¹ lāacqua dovrĆ essere di temperatura elevata; ā Una volta aggiunti il cacio e il pepe evitate di rimettere la pasta sul fuoco vivo, in quanto si creerĆ solo un ammasso di formaggio colloso, evitando cosƬ di creare un sughetto cremoso; ā Evitate di aggiungere troppa acqua, altrimenti durante la mantecatura il pecorino tenderĆ ad aggrumarsi rifreddandosi. Lāultimo passaggio, quello della mantecatura, deve essere un passaggio molto veloce! Ecco a voi la ricettaā¦
Tempo diĀ Preparazione: 15 minuti DifficoltĆ : molto facile Ingredienti per: 4 persone
450 gr di tonnarelli 200 gr di pecorino romano 100 gr dāacqua calda sale grosso 10 gr pepe nero macinato al momento
Procedimento: Portate a bollore abbondante acqua. Salatela con una manciata di sale grosso e tuffateci dentro i tonnarelli (che potete fare voi seguendo la ricetta ācome fare la pasta fresca fatta in casaā). Nel frattempo, grattugiate il pecorino romano. Mettete lāacqua calda in una pentola antiaderente assieme al pecorino ed emulsionate con una forchetta, fino ad ottenere una salsa. Scolate la pasta e versatela direttamente nella padella. Ricordatevi di conservare un mestolo di acqua di cottura della pasta. Accendete il fuoco sotto la padella, aggiungete il mestolo dāacqua di cottura e iniziate a saltare il tutto. Quando i tonnarelli diventeranno belli cremosi, spegnete il fuoco e spolverizzate con abbondante pepe nero. Mescolate velocemente e impiattate. Rifinite il piatto con altro pepe nero e una spolverata di pecorino e servite subitoā¦. e buon appetito!
Approfittiamo di uno degli ortaggi di stagione piĆ¹ versatili in cucina, per un primo piatto dalla cremositĆ irresistibile: i nostri tagliolini agli asparagi.
DifficoltĆ : facile Tempo di preparazione: 30 minuti Ingredienti per: 4 persone Tagliolini 500 g (puoi trovare la ricetta per fare i tagliolini nellāarticolo su come fare la pasta) Asparagi da pulire 400 g Panna fresca liquida 150 g Porro fresco 100 g Olio extravergine dāoliva 2 cucchiai Aglio 1 spicchio Pepe nero q.b. Timo q.b.
Come preparare i nostri tagliolini: Per prima cosa mettete a bollire lāacqua in una pentola per far cuocere la pasta. Iniziate poi a preparare gli asparagi: tagliando via la parte bianca piĆ¹ coriacea, pelate i gambi cosƬ da togliere i filamenti piĆ¹ duri, una volta puliti otterrete circa 300 g di asparagi, tagliateli a rondelle e lasciate da parte le punte.
In una padella a parte mettete a rosolare le punte degli asparagi con un filo dāolio, rosolateli fino a che non saranno ben croccanti. Lasciate restringere il condimento per un minuto, quindi scolate direttamente i tagliolini nella salsa, mescolate per insaporire e aromatizzate con del pepe. Spadellate ancora qualche istante e poi servite ben caldi i tagliolini con una spolverata di timo fresco e le punte degli asparagi rosolate.
Consiglio Con lāaggiunta di qualche scaglia di parmigiano darete un tocco di sapore in piĆ¹ al vostro piatto!
Fin dallāantichitĆ lāuomo ha impiegato spezieed erbe aromatiche per insaporire i cibi. Le erbe aromatiche sono piante spontanee o coltivate, per lo piĆ¹ originarie del Mediterraneo. Sono una componente preziosa in cucina per arricchire, esaltare o variare il gusto delle pietanze. Ognuna ha sapore e aroma peculiari. Nonostante il potere nutritivo trascurabile, gli aromi non svolgono solo unāazione gustativa: nelle cellule delle loro radici, fusti, foglie e semi possiamo trovare i cosiddetti oli essenziali, cioĆØ quelle sostanze che sviluppano lāaroma e che nel contempo esercitano delle azioni benefiche sul nostro organismo come, ad esempio il facilitare la digestione degli alimenti ai quali sono stati aggiunti. Ovviamente la cottura e la miscelazione casuale degli aromi puĆ² attenuare o esaltare lāazione positiva degli oli essenziali: per questa ragione alcune erbe vanno impiegate a crudo, e nel fare dei cocktail aromatici si devono rispettare delle precise combinazioni.
Le erbe aromatiche fresche devono essere lavate e impiegate, intere (foglie e steli) oppure tritate, al termine (o quasi) della cottura. Le erbe essiccate e le spezie sotto forma di foglioline intere, rametti, grani o radici si cuociono insieme alle vivande, mescolate agli ingredienti, legate in un mazzetto, o anche racchiuse in una garza (a sacchettino).
La conservazione delle erbe aromatiche fresche ĆØ generalmente molto breve; vanno racchiuse in sacchetti di plastica forati e tenute in frigorifero.
Lāessiccamento ĆØ una tecnica molto usata per conservare le erbe sia intere, sia macinate, e vanno tenute al riparo dallāumiditĆ in imballaggi ermetici. Le erbe possono essere anche congelate, lasciandole intere e ponendole in sacchetti di plastica ermetici a -18Ā° C (e si possono conservare per circa sei mesi).
In base al loro impiego, possiamo distinguere le erbe per fondi di cucina, salse e per cucinare al salto, e quelle invece adatte agli stufati, con un profumo e un sapore particolarmente decisi che resistono bene alla cottura.
Per i nostri taglionialle erbe abbiamo bisogno del timo, con il suo profumo intenso e lāaroma pungente; dellāorigano, con un profumo molto ricco e un sapore piuttosto acre e intenso; del rosmarino che conferisce al piatto un profumo intenso e persistente, e il suo gusto ĆØ deciso e leggermente amaro; del prezzemolo con un gusto e un aroma delicati; e del basilico con il suo aroma dolce e fragrante e il suo gusto fresco e intenso.
E allora provate anche voi a preparare questo primo ricco di sapori e aromi unici!
Ricetta
DifficoltĆ : facile Tempo di preparazione: 30 minuti Ingredienti per 4 persone:
480 gr di tagliolini (la ricetta per fare i tagliolini la trovate nellāarticolo su come fare la pasta)
50 ml di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di timo titato
1 cucchiaino di origano tritato
1 cucchiaino di rosmarino tritato
qualche foglia di basilico
2 pomodori grandi, sbucciati e tagliati a pezzettini
sale e pepe
25 gr di burro
25 gr di parmigiano grattugiato
Procedimento:
Per prima cosa mettiamo a bollire lāacqua per cuocere i nostri tagliolini. Nel frattempo, prepariamo gli altri ingredienti tritando tutte le erbe aromatiche e tagliando a pezzettini i nostri pomodori. Mettiamo lāolio in una casseruola e facciamo scaldare bene su una fiamma abbastanza vivace. Aggiungiamo poi il prezzemolo, il timo, lāorigano, il rosmarino, il basilico, i pomodori, il sale e il pepe, e lasciamo cuocere per un minuto circa. Saliamo lāacqua, e buttiamo i nostri tagliolini appena fatti, lasciamo cuocere per 4 minuti circa, lasciandoli belli al dente. Versiamo la pasta nella casseruola dove abbiamo preparato il nostro condimento, aggiungiamo poi il burro ammorbidito e il parmigiano grattugiato. Mescoliamo per bene tutti gli ingredienti per qualche minuto, aggiungendo un pochino di acqua di cottura, lasciando il nostro condimento bello cremoso. I nostri tagliolini sono pronti per essere serviti, e li impiattiamo con una spolverata di prezzemolo fresco tritato sopra.
Prendiamo le nostre pezze, ben cosparse di farina e le adagiamo su un vassoio.
Prepariamo adesso il condimentoā¦.
In una casseruola mettiamo un filo dāolio, uno spicchio di aglio, 200 gr di guanciale e un poā di timo fresco, lasciamo cuocere per qualche minuto, fino a quando il guanciale non ĆØ ben colorato. Aggiungiamo poi 400 gr di pachino, tagliati a pezzi e mantechiamo, lasciamo cuocere una ventina di minuti.
Cuociamo la nostra pasta in abbondante acqua salata arrivata a bollore, cuociamo per 5 minuti e mantechiamo la stessa nella casseruola. Serviamo le nostre pezze di solina con una spolverata di timo fresco.
500 gr di tonnarelli (la ricetta la trovate nellāarticolo su come fare la pasta 200 ml di panna 120 gr di speck a cubetti e qualche listarella a parte 30 gr di pecorino grattugiato 30 gr di burro qualche stimma di zafferano sale e pepe
Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato nella confezione, o se fatti da voi i tonnarelli, avranno una cottura di circa 4/5 minuti, dipende dalla consistenza della pasta.
In unāaltra padella fate rosolare il burro per qualche minuto poi versate la panna e lo zafferano, sale e pepe, e fate addensare per circa 3 minuti. Aggiungete due/tre cucchiai di acqua di cottura della pasta e proseguite a far temperare la salsa per qualche minuto. Scolate la pasta, unitela alla crema di zafferano e panna e aggiungete il formaggio, mantecate per qualche istante, poi unite anche lo speck e mescolate con cura. Servite subito i vostri tonnarelli con speck e zafferano.Ā
[/kc_column_text][/kc_column][/kc_row][kc_row use_container=”yes” _id=”81756″ cols_gap=”{`kc-css`:{}}” force=”__empty__”][kc_column width=”12/12″ video_mute=”no” _id=”297334″][/kc_column][/kc_row][kc_row _id=”125801″][kc_column width=”12/12″ video_mute=”no” _id=”437746″][/kc_column][kc_column _id=”391300″][kc_divider style=”3″ _id=”258393″ line_text=”LE VARIANTI DEL TIMO” css_custom=”{`kc-css`:{`any`:{`line`:{`border-style|.divider_inner`:`solid`,`text-align|`:`center`}}}}” class=”Potete personalizzare la ricetta con frutta a vostro piacere ed invece delle noci, potrete utilizzare mandorle o nocciole.”][kc_column_text _id=”340275″ css_custom=”{`kc-css`:{`any`:{`typography`:{`font-family|,p`:`Quicksand`}}}}”]
Guarnite il vostro piatto con qualche listarella di speck croccante e con i fiori di zafferano.
Vuoi stupire i tuoi amici con un piatto semplice e gustoso? Prova i nostri Ravioli al brasato e vedrai che successoā¦
Per Ravioli si intende una pasta ripiena in generale, che puĆ² essere preparata con diverse fogge: quadrata o rettangolare come i tortellini e gli agnolotti, raccolta come i cappellacci, o anche a mezzaluna e a triangolo. In alcune regioni i ravioli sono ripieni di ricotta, con o senza verdura, in altre invece sono ripieni di carne, proprio come i nostri ravioli al brasato, che sono un primo piatto della tradizione culinaria italiana. Le origini di questo piatto sono piemontesi, dove il raviolo in realtĆ viene chiamato agnolotto. Si tratta comunque di un piatto variamente diffuso nel Nord Italia e non solo. I ravioli sono un piatto sostanzioso e saporito, perfetto per essere servito nella stagione fredda e soprattutto durante le Feste natalizie, noi infatti li abbiamo serviti come primo piatto la notte di San Silvestro. Si tratta di ravioli di pasta allāuovo, ripieni di brasato di manzo tritato e arricchito con parmigiano. Per la realizzazione della pasta allāuovo occorre una discreta manualitĆ , lāimpegno richiesto per questa preparazione garantisce una sfoglia elastica che ben si presta a raccogliere il ripieno. Nella nostra ricetta abbiamo scelto di servirli con la salsa di cottura del brasato stesso e aggiunto un poā di crema di noci.
La preparazione di questi ravioli ĆØ molto semplice. Iniziamo sempre la preparazione del piatto direttamente dalla carne, che una volta pulita e sgrassata, la tagliamo a pezzettoni e la poniamo in un recipiente capiente, aggiungiamo poi un trito di carote, sedano, cipolla e copriamo il tutto con del vino rosso e lasciamo per una notte intera il brasato a marinare in frigo (circa 12 ore).
Una volta trascorso il tempo di marinatura, riprendiamo la carne, la scoliamo e la mettiamo a rosolare con una noce di burro nellāolio. Riprendiamo poi il vino della marinatura, con gli odori e a questi aggiungiamo qualche chiodo di garofano e poche foglie di alloro. Cuociamo la carne per circa unāora a fiamma bassa, e una volta passati i primi quaranta minuti bisogna controllare sempre che il liquido non si assorba troppo, infatti se risulta un poā asciutto il liquido, aggiungiamo alla nostra carne un poā di brodo vegetale. Saliamo e pepiamo e lasciamo proseguire la cottura per altri 30 minuti. Una volta terminata la cottura del brasato, mettiamo da parte la carne e passiamo il sughetto della cottura rimasto con il frullatore ad immersione, per ottenere una salsa liscia e vellutata.
Passiamo poi la carne nel tritacarne, (o se non avete un tritacarne, anche nel mixer da cucina va benissimo), e aggiungiamo 1 cucchiaio di salsa del brasato, il parmigiano e 1 uovo. Una volta pronto il nostro ripieno lo lasciamo riposare in frigo.
Nel frattempo, prepariamo la sfoglia. Lāimpasto di base dellāinvolucro della pasta ripiena varia in relazione al tipo di ripieno, a seconda che questo sia di carne o di magro (pesce, verdure o formaggi). Nel nostro caso lāimpasto base ĆØ quello che abbiamo giĆ trattato per il classico impasto della pasta fresca allāuovo, con un rapporto tra uova e farina di un uovo per 100 gr di farina e un pizzico di sale. Lavoriamo lāimpasto fino a quando non diventa liscio e compatto. Durante la preparazione, se lāimpasto dovesse risultare duro da lavorare, aggiungete poca acqua, se al contrario dovesse risultare troppo morbido aggiungete poca farina per volta fino alla giusta consistenza.Ā Una volta pronta la pasta, la avvolgiamo nella pellicola e la lasciamo riposare per circa 30 minuti.
Stendiamo la sfoglia con il mattarello o con una tirapasta, in sfoglie molto sottili (circa 1mm di spessore), prendiamo il ripieno e disponiamo un cucchiaio di composto di brasato sulla sfoglia, distanziando le noci di ripieno cinque centimetri lāuna dallāaltra. Tiriamo unāaltra sfoglia e la stendiamo sulla prendente con le noci di brasato, con un coppapasta o una rotella dentellata diamo la forma che desideriamo ai nostri ravioli e li chiudiamo con i lembi della forchetta.Ā Man mano che i ravioli son pronti, li passiamo prima nella farina e poi su un vassoio.
Ā
Portiamo ad ebollizione abbondante acqua salata e tuffiamo i nostri ravioli. Quando salgono a galla li cuociamo per circa 3 minuti a fiamma moderata.
Nel frattempo, in una padella capiente, facciamo sciogliere il burro, un cucchiaio di salsa del ripieno avanzato e un cucchiaio di salsa di noci. Scoliamo i ravioli e li mantechiamo nella salsa. Impiattiamo e aggiungiamo una leggera sbriciolata di noci!
Accommodations are reserved within the farmhouse with beds for guests. They are spacious and equipped with all amenities. They are located on the first floor. They have a spacious outdoor veranda with a beautiful view of the surrounding countryside and mountains.
All accommodations are constructed of wood and are 100% earthquake-proof. Some chalets have air conditioning.
Guests can choose from:
overnight only
half board
full board
overnight stay and breakfast.
Our farmhouse in abruzzo is a great B&B in nature
The accommodations are self-contained (Water, heating). The entrance is also autonomous. Excellent logistics such as agritourism Ovindoli, agritourism Campo Felice, agritourism Tagliacozzo.
Agriturismo il Timo is surrounded by greenery. It has a beautiful garden with fine furniture , hammocks, a very large vegetable garden and fruit plants.
There is a nursery, children's play area, and a picturesque Pool with mountain view surrounded by greenery. We serve aperitifs and dinner drinks by the pool.
There are animals on our farm that can be visited by children.
We are one of the few farmhouses in Abruzzo with a swimming pool located in the mountains.
The Farmhouse is surrounded by greenery in superb nature protected within walking distance of a continuity of PARKS.
Abruzzo National Park
Gran Sasso National Park
Maiella National Park
Laga Mountains Park
WWF OASIS.
It is located within the Mount Velino Oriented Nature Reserve. It is a protected natural area of the Abruzzo Region established in 1987. It occupies an area of 3,550.00 ha on Mount Velino, in the territories of Magliano de' Marsi and Massa d'Albe. Close to the ski slopes.